Conclusa la Summer school dell’Archimede “Creare con le STEM”! Finanziata dal “Dipartimento per le pari Opportunità” è stata finalizzata all’aumento dell’alfabetizzazione STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), ma soprattutto a motivare e inspirare le studentesse. Il percorso è stato svolto all’interno del Fablab dell’Archimede dove è stato possibile sperimentare modellazione e stampa 3D, disegno e taglio laser, prototipazione elettronica con Arduino e coding con Scratch e AppInventor, in un percorso didattico orientato al fare e alla creatività che coinvolge e armonizza differenti attività nella fabbricazione di un oggetto.
Diversi studi hanno tracciato una linea diretta tra la competitività di una nazione e l’istruzione
STEM per sostenere la prossima generazione di scienziati e innovatori.
La tecnologia è pervasiva in quasi ogni aspetto della vita quotidiana, i professionisti di domani
devono essere preparati nelle discipline STEM; non devono solo essere in grado di utilizzare la
tecnologia ma anche avere una reale comprensione di come funziona tale tecnologia. Sia per la
salute, l’ambiente, o la tecnologia, un certo livello di conoscenza scientifica è fondamentale per
prendere decisioni informate.
Riguardo alle donne, gli stereotipi circa le loro capacità e il loro ruolo nella famiglia, spesso
impediscono loro di perseguire carriere legate alle discipline STEM.
Le attività sono state tutte progettate per coinvolgere gli studenti in diversi aspetti delle scienze, della tecnologia, della matematica e dell’ingegneria integrando differenti competenze. L’intero percorso ha portato alla realizzazione di progetti finali che, atttraverso attività pratiche e creative, miravano all’apprendimento di concetti scientifico-matematici e allo sviluppo del pensiero computazionale.
Didattici e istruttivi i prototipi prodotti dai ragazzi che hanno frequentato i corsi:
Un gioco progettato e stampato in 3D per imparare le frazioni
…, una turbina eolica,
Videogiochi e app per Android
…, esperimenti chimico/scientifici,
Hanno partecipato ragazze/i della scuola secondaria di primo grado e della classe quinta della scuola primaria. E’ stata un’esperienza esaltante nel mondo del “learning by doing” e della creatività applicata alla tecnologia.
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